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I proiettori su stati di quadrimpulso e spin definito
Avendo trovato le soluzioni in onda piana con le trasformate di Fourier
potremo esprimere in generale una soluzione qualsiasi come sovrapposizione di
stati puri di quadrimpulso; prima di farlo però conviene analizzare meglio il
significato degli spinori
e
, cercando
anche una relazione con lo spin.
Un primo passo da fare è quello di definire i proiettori relativi a questi
stati a quadrimpulso definito; in analogia al caso della meccanica quantistica
classica in cui il proiettore su uno stato
è
potremo scrivere il proiettore
su uno
stato ad energia positiva di quadrimpulso come:
le (2.88) ci mostrano subito le proprietà di proiettore sugli
di
e sui di
, non sono però una
forma molto comoda da usare nei conti e per questo si cerca una espressione
più agevole; utilizzandole possiamo scrivere:
ma dalle espressioni degli
e dei
si
può verificare banalmente che:
dunque sostituendo nelle precedenti si ha:
adesso per entrambe il primo addendo in parentesi quadra lo abbiamo dalle
(2.82), resta il secondo che possiamo
sviluppare come:
adesso però
ed il secondo addendo si annulla
con l'ultimo, mentre si può raccogliere l'anticommutatore ottenendo:
ma adesso dalle regole di anticommutazione si ha che:
dunque alla fine:
allora sostituendo questa nelle precedenti espressioni per
ed usando anche le (2.82) si ottiene che:
dalle quali è immediato ottenere, con un po' di semplificazioni, le espressioni
definitive per i proiettori:
Un modo molto più rapido per ottenere questi risultati è quello di sfruttare
il fatto che gli spinori
e
sono una base
nello spazio degli spinori, per cui possiamo applicare il teorema
che dice che se due operatori danno lo stesso risultato applicati ad una base
dello spazio vettoriale su cui operano allora sono lo stesso operatore; dalla
definizione in (2.88), grazie alle relazioni di normalizzazione
(2.81), si ha:
ma adesso notiamo che dalle equazioni per gli spinori
(2.76) si ottiene che:
e con queste è banale verificare che le espressioni (2.89)
soddisfano le (2.90) e sono quindi gli operatori
di proiezione.
Le espressioni in (2.89) sono molto comode per verificare le
varie proprietà degli operatori di proiezione; la prima è la proprietà di base
di tutti i proiettori e cioè l'idempotenza:
la cosa si verifica subito con le espressioni (2.89) usando le
(2.82); infatti:
la seconda proprietà ci dice che questi proiettori sono ortogonali, cioè si
ha che:
anche questa si ottiene dalle (2.89); consideriamo la prima,
si avrà:
e allo stesso modo si ottiene che
. Dato poi che
le
sono a traccia nulla si ottiene anche che:
infine se prendiamo le espressioni originali dei proiettori in termini degli
spinori è immediato verificare la proprietà di completezza, cioè che:
ma altrettanto si ottiene con le (2.89) dato che:
Abbiamo così trovato le espressioni e le proprietà dei proiettori sugli stati
di impulso definito ad energia positiva e negativa; ci resta da caratterizzare
l'ulteriore degenerazione degli spinori, che abbiamo visto essere strettamente
legata alla presenza di un momento angolare intrinseco: in sostanza vogliamo
trovare i proiettori per gli stati in cui è definito anche lo spin.
Consideriamo allora il vettore di Pauli-Lubansky, nel nostro caso, avendo
preso spinori ad impulso definito, avremo che
, per cui si
ottiene subito che:
sappiamo però che questo è un vettore ortogonale a (abbiamo visto
in §2.3.7 che
) allora se cerchiamo un direzione
per il momento angolare intrinseco possiamo prendere un versore
ortogonale a e space-like, cioè tale che:
e con questo potremo caratterizzare lo spin con la proiezione lungo una
qualsiasi delle direzioni che può prendere utilizzando (in maniera analoga al
o al
della meccanica classica) la
componente:
(il passaggio si fa sfruttando le proprietà del tensore di Ricci) adesso
possiamo sfruttare la seconda delle (2.55)
per assorbire il tensore di Ricci ottenendo che:
(si è cambiato nome agli indici) consideriamo però che:
|
(3.91) |
(si sono usate la definizione di
e le relazioni di
anticommutazione) per cui si può riscrivere la precedente come:
ma adesso il termine in
ci da
per cui resta:
|
(3.92) |
calcoliamo allora il valore di questa proiezione su uno dei nostri spinori ad
impulso definito, usando la relazione (2.76)
si verifica immediatamente che:
Ma adesso, dato che
è uno scalare, lo possiamo calcolare dove ci
pare, ed il risultato sarà lo stesso; allora scegliamo di fare il calcolo nel
sistema solidale, e per semplificare i conti consideriamo il caso in cui è
il versore che punta lungo l'asse , cioè sia
che è evidentemente ortogonale a
. In
questo caso abbiamo visto in §2.3.7 il valore del vettore di
Pauli-Lubansky è dato dalla (2.69); per cui il
valore del prodotto scalare è banalmente:
e se usiamo le espressioni (2.68) che avevamo trovato per
, applicandole alle soluzioni nel sistema solidale
(2.77) è banale verificare che si
ottiene:
(dove si è usato il termine
per assorbire il segno meno
di e tener conto automaticamente del cambiamento di segno al
variare di dovuto dalla definizione della matrice di Pauli
) cioè le nostre soluzioni di
(2.77) sono anche autostati di spin.
Ma dato che
è invariante, questa varrà anche in tutti gli altri
sistemi di riferimento, in cui la particella ha impulso generico, per cui
se è il trasformato di avremo anche che:
per cui, dal confronto di questa con la
(2.93), otterremo che, se è il versore
che nel sistema di riferimento solidale è orientato lungo l'asse , si ha:
Con queste ultime relazioni viene naturale definire il proiettore sugli stati
a spin definito come:
|
(3.96) |
dove può anche essere un versore generico. In futuro comunque, dato che
può essere usata come osservabile indipendente solo la proiezione lungo una
direzione dello spin, daremo sempre per sottinteso che è presa nella
direzione che corrisponde all'asse del sistema di riferimento solidale con
la particella.
Se ci ricordiamo che i nostri spinori sono una base per lo spazio degli
spinori, possiamo vedere l'effetto su di essi di questo proiettore; usando le
(2.95) è immediato ottenere che:
Con queste definizioni si possono allora caratterizzare i vari spinori della
nostra base in maniera alternativa come
,
,
,
e talvolta si
dice anche che proietta sugli stati a spin up (perchè quello stato ha
ha autovalore 1/2 per ) per gli stati ad energia positiva e sugli
stati a spin down per gli stati a energia negativa.
In realtà questa classificazione è impropria, infatti anche se le
(2.94) ci permettono di definire quali sono gli
stati di spin rispetto alla direzione nel sistema solidale, parlare di
spin up o spin down cosa non immediato perché, avendo a che fare anche con
spinori a norma negativa come i
, gli autovalori di , non corrispondono direttamente alle osservabili fisiche. Occorre
ricordare infatti che queste ultime sono date in generale dal prodotto
(con che esprime l'osservabile) perché è
questa la quantità che, espresso in termini dei covarianti di Dirac
visti in §2.3.6, trasforma correttamente.
Nel nostro caso allora
, e per possiamo usare
la (2.93). Con quella possiamo calcolare
per ciascuno dei nostri spinori usando le
(2.95). In tal caso però otterremo, dato che
secondo le (2.81) è
che il valore della proiezione dello spin è
per
e per
, cioè l'opposto degli
autovalori dell'operatore.
Si noti che la definizione (2.96) è in forma
covariante, ed è molto più comoda perché può essere tranquillamente estesa ad
un qualunque, nel qual caso sarà il proiettore sullo stato di spin
orientato nella direzione tale che nel sistema solidale esso avrà
.
Adesso possiamo verificare le proprietà di anche per qualsiasi;
anzitutto si può dimostrarne l'idempotenza, cioè che è:
infatti scritto esplicitamente si ha:
ma dato che le
e anticommutano si ottiene subito che:
ma adesso sappiamo che
mentre abbiamo visto anche che
per cui
per cui alla fine si ha:
la seconda proprietà di questi proiettori è che sono ortogonali, cioè che:
infatti svolgendo i conti questa diventa:
e per quanto visto prima per cui
si ottiene
subito che questo è nullo; infine è assolutamente banale ottenere la proprietà
di completezza, cioè che:
Le proprietà più interessanti di sono comunque quelle che lo legano ai
due proiettori sugli stati ad energia positiva e negativa
; si
infatti si hanno le relazioni:
si tratta di dimostrare queste proprietà; cominciamo dalla prima; da quanto
visto sappiamo che:
(si sono scartati tutti i termini banalmente commutanti); adesso possiamo
sfruttare la proprietà generale dei commutatori:
nel nostro caso conviene usare gli anticommutatori, per cui la precedente
diventa:
ma e le
anticommutano ed il primo addendo si elimina,
mentre per il secondo si può considerare che:
|
(3.99) |
che vale assolutamente in generale qualunque siano e , ma nel nostro
caso sappiamo che
per cui anche il secondo addendo della
precedente si annulla e la (2.98a) è dimostrata.
La dimostrazione della (2.98b) si ottiene
facilmente se usiamo le proprietà di completezza dei vari proiettori,
infatti si avrà:
Per dimostrare la (2.98c) possiamo scriverci
esplicitamente la traccia come:
ma adesso
e
dunque il primo ed il secondo addendo sono nulli per la proprietà 3) delle
(che hanno tutte, tranne , traccia nulla) mentre il terzo è
nella forma
allora per la proprietà 4) questa è ancora una
diversa da e quindi anche questo è a traccia nulla; resta così
solo il primo addendo che dimostra banalmente la
(2.98c). Allo stesso modo si può dimostrare che:
Adesso con questi proiettori, tenendo conto delle
(2.98) si possono definire dei nuovi spinori,
autostati di e
, e base dello spazio degli spinori,
che soddisfino relazioni di ortonormalità e completezza analoghe a quelle
ottenute in precedenza, e questo con direzione qualsiasi, e non il
trasformato di come per gli
e i
;
detti spinori sono definiti dalle relazioni:
In tutti i sistemi di riferimento c'è poi una scelta particolare di
tale che la parte spaziale n di è parallela alla parte spaziale k di in quel riferimento; se prendiamo infatti il versore:
si può verificare subito che:
inoltre si ha banalmente:
quindi soddisfa le condizioni richieste.
Con questo particolare versore la polarizzazione
è chiamata
elicità, ed assume un significato particolare, risultando essere la
proiezione dello spin tridimensionale lungo la direzione del moto della
particella; usando le definizioni date si ottiene che:
adesso però, dato che
, è immediato ottenere che
dunque il primo e l'ultimo
termine si semplificano e raccogliendo un a divisore resta:
dove per l'ultimo passaggio si è anticommutato e
; adesso si può sostituire a
ottenendo:
dalla quale, ricordando che
si ottiene la definitiva:
per cui l'elicità , che si può definire come la proiezione dello spin sulla
direzione del moto è:
|
(3.100) |
e questa ci mostra subito che è un invariante.
Si può poi verificare immediatamente che il proiettore:
dove il segno è per le soluzioni ad energia positiva ed il segno per le
soluzioni ad energia negativa) proietta sulle soluzioni ad energia positiva con
elicità positiva e sulle soluzioni ad energia negativa con elicità negativa.
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Simone Piccardi
2003-02-20