Per capire se questa equazione ha davvero un significato fisico vogliamo
verificare cosa diventa al limite non relativistico; in questo caso
per cui nella (2.9) in
il termine
è trascurabile e l'equazione diventa:
In questo caso però l'interpretazione probabilistica, dato che
è ancora
definita positiva, non viene meno; inoltre l'equazione lascia intravedere
alcuni sviluppi estremamente significativi; infatti se cancelliamo le
componenti relative alle soluzioni ad energia negativa vediamo che
e
sono identici agli autostati di una particella di spin
,
suggerendo la possibilità di ottenere lo spin, introdotto ad hoc in meccanica
quantistica, direttamente dalla relatività, senza doverlo più postulare come
caratteristica intrinseca della particella.
Per verificare tale possibilità Dirac accantonò sul momento il problema delle
soluzioni ad energia negativa, per vedere cosa succede quando si aggiunge
l'interazione elettromagnetica; la prima cosa fu riscriversi
nei
termini di quelle che sono chiamate rispettivamente grande e piccola
componente (
e
) come:
Nel caso non relativistico il termine principale è quello in
, e queste
si semplificano introducendo la variazione temporale principale negli spinori e
prendendo i nuovi:
Nella meccanica classica l'interazione di una carica in moto circolare col campo magnetico è descritta da una energia di interazione del tipo:
Nel nostro caso troviamo che l'elettrone ha una ulteriore interazione di tipo
momento angolare, dovuta alla presenza del termine dello spin, ma il momento
magnetico è il doppio del valore che si ottiene nella meccanica quantistica
classica; dall'equazione di Dirac dunque si ottiene non solo lo spin
dell'elettrone, ma anche il corretto valore del rapporto giromagnetico
definito dalla relazione:
Il fatto che l'equazione di Dirac riuscisse ad ottenere tutti questi risultati con la semplice richiesta di invarianza relativistica fece si che i problemi che avevano portato all'abbandono dell'equazione di Klein-Gordon venissero in un primo tempo accantonati prima che Dirac, spinto dal successo ottenuto, risolvesse la questione introducendo l'esistenza dell'antimateria.