Interessi

Software libero

Mi sono incontrato con “Linux” nel 1995, dopo averlo installato su un vecchio Mac 6100. Non ho ripreso in mano la faccenda fino primavera del 1997, quando, cercando di ingannare il tempo nelle fasi preparatorie di un lancio di pallone per l’esperimento CAPRICE, mi sono imbattuto nel sito della Free Software Foundation, e sono rimasto “colpito” dalla relativa “filosofia”.

Da allora per me Linux è diventato GNU/Linux, ed ho iniziato ad impegnarmi nella diffusione del Software Libero prima nel FLUG, e poi fondando insieme ad altre persone, nel Novembre del 2000, l’Associazione Software Libero, di cui sono stato il primo presidente.

Documentazione libera

La documentazione libera è un’altra delle mie fissazioni. Per quanto il software possa essere libero, se non è accompagnato da una buona documentazione che aiuti a comprenderne il funzionamento, rischia di essere fortemente deficitario riguardo ad una delle libertà fondamentali, quella di essere studiato e migliorato.

Ma al di là di questo uno dei miei maggiori impegni è quello di propagare la “filosofia” del software libero non solo alla semplice documentazione dei programmi ma a tutta quella produzione culturale (come manuali, enciclopedie, dizionari, ecc.) che può avvalersi delle caratteristiche di sviluppo collaborativo e di comunicazione delle conoscenze, tipiche del software libero, e che ne consente una continua crescita.

Tutto il materiale che ho prodotto è rilasciato sotto GNU FDL, una licenza ideata per dare alla documentazione la stessa protezione che la GPL dà al software. Alternativamente può esser stato rilasciato con una licenza Creative Common Share-Alike che fornisce le stesse libertà. In alcuni casi con entrambe. Lo ho raccolto in una sezione apposita.

Commercio Equo

Il commercio equo è un movimento che tenta di rispondere alle profonde ingiustizie del sistema economico internazionale costruendo dal basso una alternativa concreta all’economia tradizionale, che nei paesi del Sud del mondo ha solo generato sfruttamento e povertà.

Il commercio equo tenta di costruire delle relazioni economiche dirette con soggetti nel Sud del mondo basandosi sui principi della solidarietà e della giustizia, invece che sulla sola ricerca del profitto.

L’idea da cui nasce il commercio equo è quella di creare un canale diretto con produttori del Sud del mondo che rispettino nelle loro attività i criteri fondamentali di giustizia nella distribuzione dei ricavi, di partecipazione alla conduzione del lavoro, di rispetto per l’ambiente e per le persone. I prodotti vengono importati e commercializzati da una rete di associazioni e cooperative senza scopo di lucro.

Ho iniziato ad occuparmi di Commercio Equo nel 1993, diventando socio della cooperativa Il Villaggio dei Popoli. Dal 1995 al 1998 ne sono stato presidente, e ogni tanto, anche se in maniera sempre più sporadica, partecipo alle attività di promozione, intervenendo presso gruppi ed associazioni ad illustrare le caratteristiche e la filosofia del commercio equo.

Finanza Etica

La finanza etica è il corrispondente del commercio equo nel campo della finanza. Anche essa si ispira al principio di un uso etico delle risorse economiche, nel caso specifico del risparmio, che viene utilizzato soltanto per finanziare progetti di utilità sociale (molto spesso progetti di commercio equo).

Nel 1994 sono diventato socio di CTM-Mag, poi trasformatasi in consorzio, ed adesso ancora attiva come Etimos. Allo stesso tempo ho seguito le fasi della nascita di Banca Etica, di cui sonouno dei primi soci.

Stilografiche antiche

Beh, vista la “serietà” dei precedenti interessi, voglio citare pure questa mania personale del tutto priva di qualunque valore etico, politico o sociale. Nel poco tempo libero ho messo su un sito, http://www.fountainpen.it, ed un blog, http://www.penciclopedia.it, dedicati alle stilografiche, e che contengono documentazione ed altro materiale raccolto e messo insieme da me ed alcuni amici.

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