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La quadrivelocità

Non si può definire la velocità come $ dx^\mu/dt$ perché $ dt$ non è invariante, e questo non sarebbe un quadrivettore; dobbiamo seguire allora un'altra strada. Conosciamo però un invariante fondamentale che è l'elemento di linea:

$\displaystyle ds^2=c^2dt^2-d{\bf r}^2
$

per cui è possibile definire un quadrivettore:

$\displaystyle u^\mu={{dx^\mu}\over ds}
$

ma questa non ha le dimensioni giuste; notiamo allora che:

$\displaystyle ds^2 = c^2 dt^2 - d{\bf r}^2
= c^2 dt^2
\left( {1 - {1\over c^2...
...bf r}\over dt} \right)^2} \right)
= c^2 dt^2 \left( 1 - {v^2\over c^2} \right)
$

da cui segue immediatamente che:

$\displaystyle ds = c dt \sqrt{1 - \beta^2}
$

e da questa si vede subito, dato che $ ds$ e $ c$ sono invarianti, che se definiamo:

$\displaystyle d\tau = dt \sqrt{1 - \beta^2} = {1\over \gamma} dt$ (2.34)

si ottiene un invariante con le dimensioni di un tempo. Più precisamente si può notare che questo è il tempo che segna l'orologio solidale con una particella in moto (nel sistema solidale $ v = 0$ e quindi $ d\tau = dt$) ed è per questo chiamato tempo proprio.

Si noti che in un qualsiasi sistema di riferimento $ S$ un certo intervallo di tempo proprio $ t_2 - t_1$ verrà misurato integrando l'inversa della (1.34), cioè sarà:

$\displaystyle t_2 - t_1 = \int^{\tau_2}_{\tau_1} {d\tau\over \sqrt{1-\beta(\tau)}}
= \int^{\tau_2}_{\tau_1}\gamma(\tau) d\tau
$

e questa ci mostra l'effetto noto come dilatazione del tempo, infatti per una particella in moto a velocità costante si ha la relazione $ t=\gamma
\tau$.

Con il tempo proprio possiamo definire un quadrivettore con le dimensioni corrispondenti a quelle di una velocità, che chiameremo appunto quadrivelocità:

$\displaystyle v^\mu={{dx^\mu}\over d\tau} \quad(=cu^\mu)$ (2.35)

e se usiamo la (1.34) otteniamo subito che:

$\displaystyle v^\mu = \big( {c dt \over{ dt \sqrt{1 - \beta^2}}}, {d{\bf r}\over{dt \sqrt{1 - \beta^2}}} \big) = (\gamma c, \gamma {\bf v})$ (2.36)

e si vede subito che, contrariamente a $ d\mathbf{r}$, $ \mathbf{v}$ non è la parte spaziale di un quadrivettore, mentre lo è $ \gamma \mathbf{v}$, per cui non è affatto immediata l'identificazione di $ v^\mu$ come una velocità ordinaria.


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Simone Piccardi 2003-02-20