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Principali caratteristiche di IPv6
Per rispondere alle esigenze appena descritte IPv6 nasce come evoluzione di
IPv4, mantendone inalterate le funzioni che si sono dimostrate valide,
eliminando quelle inutili e aggiungendone poche altre ponendo al contempo una
grande attenzione a mantenere il protocollo il più snello e veloce
possibile.
I cambiamenti apportati sono comunque notevoli e possono essere riassunti a
grandi linee nei seguenti punti:
- l'espansione delle capacità di indirizzamento e instradamento, per
supportare una gerarchia con più livelli di indirizzamento, un numero di
nodi indirizzabili molto maggiore e una autoconfigurazione degli indirizzi
- l'introduzione un nuovo tipo di indirizzamento, l'anycast che
si aggiungono agli usuali unycast e multicast
- la semplificazione del formato della testata, eliminando o rendendo
opzionali alcuni dei campi di IPv4, per rendere più veloce la elaborazione
della stessa da parte dei router e contenere l'aumento di dimensione dovuto
ai nuovi indirizzi
- un supporto per le opzioni migliorato, per garantire una trasmissione
più efficiente del traffico normale, limiti meno stringenti sulle
dimensioni delle opzioni, e la flessibilità necessaria per introdurne di
nuove in futuro
- il supporto per delle capacità di qualità di servizio (QoS) per
permettere di identificare gruppi di dati per i quali provvedere un
trattamento speciale (in vista dell'uso di internet per applicazioni
multimediali e/o ``real-time'')
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Simone Piccardi
2002-07-11