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Introduzione

Con make si possono definire i simboli del preprocessore C che consentono la compilazione condizionale dei programmi (anche in Fortran); è pertanto possibile gestire la ricompilazione dei programmi con diverse configurazioni con la modifica di un unico file.

La sintassi normale del comando (quella che si usa quasi sempre, per le opzioni vedere la man page) è semplicemente make. Questo comando esegue le istruzioni contenute in un file standard (usualmente Makefile, o makefile nella directory corrente).

Il formato normale dei comandi contenuti in un Makefile è:


bersaglio: dipendenza1 dipendenza2 ...
        regola1
        regola2
        ...
dove lo spazio all'inizio deve essere un TAB, il bersaglio e le dipendenze nomi di files e le regole comandi di shell.

Il concetto di base è che se uno dei file di dipendenza è più nuovo del file bersaglio (sulla base della sua data di modifica) il bersaglio viene ricostruito usando le regole elencate sotto.

Il comando make ricostruisce di default il primo bersaglio che viene trovato nella scansione del Makefile, se in un Makefile sono contenuti più bersagli indipendenti, si può farne ricostruire un'altro che non sia il primo con il comando esplicito make bersaglio.

Si tenga presente che le dipendenze stesse possono essere dichiarate come bersagli dipendenti da altri file; in questo modo è possibile creare una catena di ricostruzioni.

In esempio comune di quello che si fa è mettere come primo bersaglio il programma principale che si vuole usare, e come dipendenze tutte gli oggetti delle sue subroutine, con i quali deve essere linkato; a loro volta questi oggetti sono bersagli che hanno come dipendenza i relativi sorgenti. In questo modo il cambiamento di una sola delle subroutine comporta solo la ricompilazione della medesima e del programma finale.


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Simone Piccardi
2000-10-30