Gnome 3, la disfatta…

Da qualche giorno in Debian unstable è “finalmente” entrato Gnome 3. Finalmente nel senso che probabilmente porterà alla fine del mio utilizzo di Gnome, visto la notevole perdita di funzionalità che ha provocato.

Prima della fine comunque tenterò di usarlo, ed userò queste pagine per sfogarmi riguardo le cose che non gradisco riguardo alla nuove funzionalità (o più precisamente alla assenza o all’occultamento delle stesse).

Premetto che non mi interesso di sviluppo del desktop, a me il desktop interessa usarlo (per lo più con tre applicazioni, posta elettronica, navigatore ed emulatore di terminale). E purtroppo devo dire che su Gnome 3 condivido l’opinione di Linus Torvalds: è inusabile.

Iniziamo allora dalle prime stupidaggini della filosofia per cui si fanno sparire delle funzionalità banalissime (magari nascondendole dentro qualche settaggio di gconf, o deputandole ad un javascript) perché confonderebbero l’utente, filosofia che meriterebbe senza ombra di dubbio di  essere qualificata come la famosa corazzata Potemkin.

L’esempio lampante è stato l’orologio. Piazzato nel bel mezzo della barra in alto. Peccato che a me piaccia di lato, ma nella configurazione dello stesso non c’è modo di spostarlo. Peccato che di sapere che è giovedì mi importi poco e trovi più interessante avere giorno e mese, niente da fare di nuovo.

La cosa assurda è che quando clicchi su impostazioni data e ora, ti si apre una finestra di configurazione che ti consente di cambiare il formato (24/12 ore) ed il fuso orario (opzione privilegiata, che richiede pure i privilegi di amministratore). Due operazioni che francamente mi sembrano poco attinenti (di certo meno di cambiare il formato della data) all’uso comune.

Una volta esisteva il pannello su cui spostare le applet che ti interessavano e l’applicazione dell’orologio ti consentiva di configurare alcune cose elementari, come appunti se visualizzare la data o no, ora non più…

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